Le attention metrics e le strategie di misurazione evoluta sono argomenti che stanno assumendo un ruolo sempre maggiore all’interno del mondo degli advertiser.
All’interno della piattaforma Blendee è possibile trovare numerose aree in cui tenere monitorate alcune di queste metriche. Un buon esempio è l’unveil rate che permette di monitorare il tasso di svelamento di utenti anonimi rispetto al numero complessivo di utenti che in un determinato periodo ha raggiunto un determinato sito web.
Nel mondo digitale, la comprensione e l’analisi del comportamento degli utenti su un sito web sono fondamentali per ottimizzare le strategie di marketing e migliorare l’esperienza utente. Una delle metriche emergenti in questo ambito è proprio l’Unveil Rate, metrica che la nostra azienda ha contribuito ad individuare e definire unitamente ad altre aziende ed enti legati al mondo advertising.
Blendee è una piattaforma all’avanguardia nel campo delle analytics e si distingue per la sua capacità di monitorare questa metrica critica, offrendo così un vantaggio competitivo significativo.
L’Unveil Rate rappresenta la percentuale di visitatori anonimi che vengono identificati mentre navigano su un sito. Questo parametro è essenziale per le aziende che desiderano comprendere meglio chi sono i loro visitatori e come interagiscono con il contenuto online. Monitorare l’Unveil Rate permette alle aziende di trasformare dati anonimi in informazioni dettagliate, migliorando l’efficacia delle campagne di marketing e personalizzando l’esperienza utente in modo più accurato.
Blendee utilizza tecnologie avanzate di tracciamento e analisi dei dati per calcolare l’Unveil Rate in tempo reale. Questo permette ai marketer di avere una visione chiara e immediata dell’efficacia delle loro strategie di engagement. Per esempio, se un sito web introduce una nuova funzionalità o contenuto, Blendee può rapidamente valutare l’impatto su questa metrica, fornendo feedback vitali per affinare ulteriormente le tattiche utilizzate.
Un maggiore interesse che nasce anche a seguito dell’evoluzione avvenute nel campo della privacy.
Il team di Blendee ne ha parlato, in qualità di sponsor, nel corso dell’ultimo incontro Organizzato dall’ Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano in occasione del workshop: “MISURAZIONE PER L’INTERNET MEDIA: ATTENTION METRICS E STRATEGIE EVOLUTE”
Molti sono stati gli spunti raccolti durante la mattinata che mostrano come oggi il mondo degli advertiser sta ponendo sempre più attenzione a queste tematiche.
Tra le principali motivazioni di questo ci sono le evoluzioni avvenute nel campo della privacy, con l’introduzione del GDPR e dell’ePrivacy, a seguito dei pronunciamenti dei Garanti nazionali della Privacy, per l’imminente deprecazione dei cookie di terze parti e per una maggiore sensibilità dei consumatori a questi temi .
Questi elementi hanno limitato le metodologie di tracciamento e misurazione e allo stesso tempo hanno ridotto la mole di dati a disposizione degli advertiser per la targettizzazione mirata degli utenti.
In questo scenario il mondo degli advertiser si sta dotando di nuove metodologie e strumenti di misurazione e tracciamento del tutto nuovi e cookieless tra le quali ci sono le attention metrics.
Attention metrics: facciamo chiarezza
Le Attention Metrics sono uno dei tanti modelli che si possono utilizzare per la misurazione nel digital advertising. Hanno assunto un ruolo sempre più importante nel mondo della pubblicità online per sopperire alle limitazioni imposte dalle normative sulla privacy ai sistemi di tracciamento e di misurazione e oggi sono considerate tra i nuovi modelli di misurazione in ottica cookieless.
Oltre a questo un altro elemento importante nella loro adozione è legato al problema della sovraesposizione degli utenti a i messaggi pubblicitari online. Infatti secondo uno studio IAB Uk ogni giorno un utente è esposto a 4.000 messaggi e passa 3 ore e 32 minuti online.
In una situazione di questo tipo per gli advertiser diventa sempre più difficile capire come e dove investire affinché le campagne siano visibili ed efficaci per l’utente.
La maggiore attenzione a questi temi è dunque un argomento molto dibattuto e di grande interesse per gli advertiser ma allo stesso è fonte di confusione e disorientamento.
Attention Metrics: un’evoluzione della viewability ?
Molti advertiser considerano le attention metrics come una naturale evoluzione delle metriche di viewability.
Le metriche di viewability (tasso di visualizzazione di una impression) sono da sempre state utilizzate e condivise dal mondo pubblicitario per misurare la visibilità degli annunci. Queste metriche hanno però un limite: non permettono di verificare se le impression siano state effettivamente viste.
La situazione risulta ancor più chiara se osserviamo i dati:
Su 1000 impression erogate solo il 51% sono visibili fonte IAB/MRC e solo il 9% sono viste
Allora come risolvere questo problema? L’adozione delle attention metrics è una delle soluzioni possibili.
Cosa è l’attention e come si misura ?
Secondo IAB UK l’attention si verifica quando un consumatore guarda o ascolta un annuncio nel momento in cui ne è stato esposto.
Tra le misure da sempre utilizzate per misurare l’attenzione ci sono: il tempo di esposizione ad un annuncio e l’intensità della concentrazione.
Solitamente quando parliamo di attention ci riferiamo all’attenzione visiva che può essere attiva, passiva o assente. A questa si sono aggiunte due nuovI elementi di caratterizzazione: l’attenzione Mentale e fisiologica, che hanno mutato il modo di rilevazione dell’attenzione
Le modalità di misurazione dell’attenzione sono diverse. Le principali metodologie e strumentazione provengono dagli studi del Neuromarketing e sono:
- Eye tracking: consente di mappare i movimenti oculari dell’utente;
- EEG (Elettroencefalogramma): strumento che misura l’attività elettrica del cervello per mezzo del quale si analizza il livello di attenzione
- Riconoscimento facciale: vengono analizzate le micro-espressioni per riconoscere le emozioni che forniscono informazioni sul livello di attenzione dell’utente
- Micro-sudorazioni della pelle: permette di stimare l’intensità delle emozioni provate davanti allo schermo. .
Come vediamo sono molti gli elementi che impattano sull’attenzione, che vanno ad abbracciare sia la sfera cognitiva e che la sfera emotiva degli utenti.
Misurare l’attenzione è un lavoro complesso, entrano in gioco diverse tipologie di metriche: da quelle tipiche della viewability, a quelle dell’attenzione della visione e dell’interazione, oltre che naturalmente quelle sull’impatto che possono generare sul business.
Attention Metrics e Advertiser
Gli advertiser oggi mostrano una maggiore consapevolezza sulle Attention Metrics. Stanno sperimentando la loro adozione soprattutto sui canali digitali. Molti mostrano ancora confusione: c’è chi sta valutando le proposte del mercato e chi le utilizza da tempo con benefici sulle metriche e sui sistemi di misurazione già esistenti.
Naturalmente sono molti i fattori che influenzano e condizionano l’adozione delle Attention Metrics tra questi: gli obiettivi di campagna, la spesa in adv, il ricorso e l’utilizzo a mezzi digitali.
Le Attention Metrics in Italia
La conoscenza di questo argomento in Italia risulta ancora scarsa rispetto a mercati esteri dove si assiste ad una maggiore maturità sia in termini di adozioni che di consapevolezza.
Gli advertiser italiani pur conoscendole sono allo scuro delle metriche di misurazione.
Infatti secondo una Ricerca dell’Osservatorio Internet Media il 73% degli advertiser rispondenti dichiara di conoscere poco l’argomento o di averne solo sentito parlare, con un ulteriore 10% che non ne ha mai sentito parlare. Il 69% afferma invece di conoscere poco le modalità di rilevazione e il 21% non conosce alcuna metodologia.
Nonostante questo, come rilevato dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico, una volta venuti a conoscenza delle metriche di attenzione, i marketer italiani dimostrano un elevato interesse per le Attention Metrics.
Gli advertiser quindi sono consapevoli del forte potenziale che le attention metrics hanno nelle attività di pianificazione media.
KPI ed indicatori di attention metric
Ottimizza la tua Strategia di Marketing con Metriche Avanzate di KPI e Attention Metrics
Nell’arena sempre più competitiva del marketing digitale, l’adozione di indicatori di performance chiave (KPI) e di metriche di attenzione diventa cruciale per distinguersi e massimizzare l’efficacia delle tue campagne. Scopri come le seguenti metriche possono trasformare la tua strategia e portare a risultati tangibili.
Visibilità: Garantisci l’Impatto
- Viewability: assicurati che i tuoi annunci siano visti, non solo caricati.
- Time in View: misura il tempo effettivo in cui un annuncio rimane visibile, garantendo un engagement reale.
- Full Screen: valuta l’effetto di annunci a schermo intero per un impatto visivo massimizzato.
Situazione: Adatta la tua Strategia al Contesto
- Ad Density: ottimizza la densità degli annunci per evitare la saturazione e migliorare l’esperienza utente.
- Media Type: adatta il tuo contenuto al tipo di media, massimizzando la risonanza e l’efficacia.
- Device Type: personalizza i messaggi in base al dispositivo utilizzato, da mobile a desktop.
- Context: integra il contesto dell’utente per rendere i tuoi annunci più rilevanti e coinvolgenti.
Interazione: Eleva l’Engagement
- Volume Up/Down: monitora le modifiche al volume durante la visualizzazione degli annunci per misurare l’interesse.
- Scroll: analizza il comportamento di scroll per capire quanto il contenuto catturi l’attenzione.
- Pause/Unpause: utilizza i dati di pausa e riproduzione per affinare la tempistica e il posizionamento degli annunci.
Misurazione: Osservare i Risultati per un Impatto Massimo
- Reach Boosting: amplia la portata delle tue campagne per toccare più pubblico possibile.
- Unveil Rate: svela chi sono i tuoi visitatori anonimi e trasforma l’ignoto in opportunità.
- Open Rate: ottimizza le aperture delle tue email per massimizzare l’engagement.
- Click Through Rate (CTR): aumenta la probabilità di click su email e annunci per guidare più traffico.
- Conversion Rate: converte l’interesse in azioni concrete, incrementando le vendite.
- ROI: misura il ritorno sull’investimento per ogni euro speso, assicurando la massima efficienza.
- Products in Basket: monitora i prodotti aggiunti al carrello per prevedere le tendenze di acquisto.
- Revenue Boosting: accelera la crescita del tuo fatturato implementando strategie mirate.
Utilizzando queste metriche avanzate, potrai non solo tracciare ma anche migliorare continuamente la performance delle tue campagne. Investire in una comprensione approfondita dei KPI e delle metriche di attenzione ti permetterà di prendere decisioni informate e di posizionarsi come leader nel tuo settore.