
Raramente quando si parla di strategie marketing si fa riferimento agli utenti anonimi, sebbene essi rappresentino, in media, la quasi totalità di utenti che visitano un sito o un eCommerce.Con il termine “utenti anonimi” andiamo infatti a definire tutti gli utenti che, visitando un sito, scelgono di non palesarsi e pertanto di non rilasciare dati inerenti le proprie generalità o dati di contatto, come numero di telefono o un semplice indirizzo email.Come anticipato prima, essi rappresentano, in media, ben il 98% degli utenti totali, una percentuale assolutamente da non sottovalutare.Se vogliamo vedere il quadro da un’altra prospettiva, possiamo infatti affermare che, tendenzialmente, per le nostre attività di profilazione e segmentazione di fatto andiamo soltanto a lavorare sul 2%-3% dei nostri utenti, un numero piuttosto esiguo rispetto a quello dei numerosi utenti a cui potenzialmente potremmo rivolgerci.
Unveil rate: come riconoscere il peso dei tuoi utenti anonimi e conosciuti
L’unveil rate, tradotto come tasso di svelamento, è un dato che difficilmente viene citato tra quelli maggiormente rilevanti, ma, in realtà, è molto significativo in quanto ci consente di tenere monitorato il potenziale del nostro progetto web in termini di utenti.Una volta definiti, infatti, i parametri mediante cui possiamo definire un utente sufficiente profilato sulla base dei dati raccolti, possiamo più facilmente mettere a fuoco la nostra strategia di lead generation ed affinare così le attività da implementare al fine di trasformare l’utente anonimo in un utente conosciuto.La vera sfida di una buona strategia di lead generation non si esaurisce così nella sola capacità di creare performanti campagne ADS, ma contempla anche tutte quelle attività necessarie a stimolare gli utenti a registrarsi e rilasciare i propri dati ed è proprio in questa fase che marketing automation ed intelligenza artificiale mostrano le loro potenzialità grazie al contributo prezioso dei dati che vengono raccolti.
Utenti anonimi: l’importanza di tracciare e raccogliere i dati
Anche se anonimi, gli utenti quando navigano un sito o un eCommerce rilasciano tante preziose informazioni relative ad interessi, come prodotti e/o contenuti che visualizzano, categorie che navigano, aree geografiche di provenienza, dispositivi utilizzati per collegarsi, campagne di provenienza.Questi dati, una volta raccolti, diventano una vera e propria ricchezza e consentono la realizzazione di efficaci strategie di personalizzazione dell’esperienza di navigazione, strategie ed attività che si mostrano particolarmente utili al fine di migliorare proprio l’unveil rate, stimolando così gli utenti a rilasciare i propri dati. Blendee, tra le numerose funzionalità di Customer Data Platform, consente di riconoscere anche gli utenti anonimi, tenendo traccia di tutte le azioni che compino all’interno del sito o dell’eCommerce. Questo è possibile grazie all’impiego di sistemi di tracciamento avanzati che superano quelli più comuni basati sui cookies.Dalla raccolta e normalizzazione dei dati alla personalizzazione dell’esperienza utente: Blendee consente di mettere in campo una serie di attività volta alla lead generation come form dinamici, messaggi comportamentali, senza dimenticare survey e questionari. Grazie ad una comunicazione personalizzata e pertinente, l’utente anonimo, nella maggior parte dei casi, tende così a fornire informazioni e dati con estrema naturalezza.