Com’è cambiato l’acquisto di libri durante il COVID-19? Come ha influito la pandemia sulle abitudini di acquisto e sui consumi culturali?
Secondo l’indagine “La lettura e i consumi culturali nell’anno dell’emergenza”, promossa dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) del Mibact e dell’Associazione Italiana Editori (AIE) con la collaborazione di Pepe Research, nel 2020 gli italiani hanno letto di più.
Il numero di intervistati tra i 15 e i 74 anni che a ottobre 2020 ha letto almeno un libro (cartaceo, in formato eBook o audiolibro), infatti, è aumentato di 3 punti percentuali rispetto ai dati di maggio 2020 e ottobre 2019 (58%), per un totale di 27,6 milioni di persone.
Rispetto alla situazione pre-pandemia, sono inoltre cambiati i modi della fruizione e degli acquisti di libri.
Il 40% di chi ha ottobre ha affermato di aver letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, infatti, legge in digitale, contro il 46% di chi preferisce il cartaceo. Il 14%, invece, utilizza tutti i tipi di supporto, analogici e digitali.
Libri, eBook e audiolibri: crescono gli acquisti online di libri con il COVID-19
Se guardiamo ai dati del 2019, solo un anno prima della pandemia, i lettori “digitali” erano il 32%, contro il 51% che leggeva in cartaceo e il 17% che utilizzava entrambe le modalità.
A causa dell’obbligo di rimanere confinati in casa durante i mesi peggiori della pandemia tra marzo e maggio, il 2020 ha visto crescere notevolmente il numero degli italiani che hanno acquistato online e dei lettori che hanno optato per supporti digitali. Nello specifico, i lettori di libri e i già clienti delle librerie tradizionali che hanno acquistato un libro online per la prima volta, sono arrivati a 3,4 milioni, mentre a 2,3 milioni quelli che per la prima volta hanno comprato un eBook.
Secondo i dati dell’indagine AIE “Effetti del Covid-19 sul mercato e i comportamenti d’acquisto in questa prima parte del 2021”, si stima, inoltre, che il 31% dei lettori tra i 15 e i 75 anni abbia letto di più perché ha avuto la possibilità di scoprire sul web nuove proposte e un’offerta inedita: sembra, infatti, che nelle librerie online sia più semplice intercettare libri e autori meno noti e questo avrebbe portato ad un aumento dell’interesse per la lettura e, di conseguenza, degli acquisti.
A fronte della difficoltà delle librerie fisiche a trainare le vendite durante la pandemia, è stato quindi l’online a promuovere un aumento del fatturato del 54% che ha fatto crescere il settore nel 2020.
Nel 2020 i lettori di libri cartacei sono stati il 55%, quelli di eBook il 30%, mentre salgono al 12% quelli che scelgono gli audiolibri (+2%).
Gli italiani tornano in libreria. Bene anche altri punti vendita fisici e le biblioteche.
L’indiscutibile crescita del numero di italiani che hanno cominciato ad acquistare online, non ha decretato, però, la morte delle librerie, tutt’altro.
Sempre secondo i dati raccolti dall’Associazione Italiana Editori e dal Centro per il Libro e la Lettura del Mibact, infatti, a ottobre 2020 il 67% dei lettori ha dichiarato di continuare a frequentare la libreria. Il dato è in leggero calo rispetto ai numeri dell’anno precedente (74%), ma in netto recupero rispetto al 20% di maggio 2020.
Sempre a fine 2020, il 23% dei lettori ha scelto altri punti di vendita fisici, in particolare i supermercati, mentre nel 2019 la percentuale si attestava al 21%.
Il 41% degli italiani ha riscoperto i titoli della libreria di casa e il prestito bibliotecario (oltre a prestiti e regali di parenti, conoscenti e amici) come fonte di letture.
In particolare le librerie si sono dimostrate essenziali nella scelta di cosa leggere: il 33% dei lettori, infatti, sceglie quale titoli comprare una volta entrato in libreria. Il 23%, invece, si affida a informazioni reperite online, mentre il 21% ai media tradizionali.
Ebook e audiolibri in crescita, quindi, così come il canale e-commerce in generale. Nonostante questo, il canale fisico (librerie o Gdo) e il libro cartaceo, non solo non arretrano, ma tornano ad attirare clientela quasi a livelli pre-pandemia.