
anche di molto superiori alle reali necessità fisiologiche dei propri pet.
Il mercato del Pet Food ha generato una curva di crescita delle vendite con un andamento molto simile a quello di altri settori – come, per esempio, quello della GDO e del Largo Consumo Confezionato.
Anche nel 2021 continua l’andamento positivo del mercato italiano del Pet Food, che nel 2020 è cresciuto rispetto all’anno precedente sia in termini di valore (+4,2%) che di volumi (+2%), per un giro d’affari complessivo che supera i 2 miliardi di euro.
Questa tendenza rispecchia un altro trend che si è confermato durante la pandemia e che sembra mantenersi tale anche nel 2021: durante il susseguirsi dei lockdown il senso di solitudine è molto aumentato e questo ha spinto un numero crescente di persone ad accogliere in casa animali “da compagnia”, che hanno assunto un ruolo sempre più importante all’interno delle famiglie. Secondo il Rapporto Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) – Zoomark, infatti, oggi in Italia vivono oltre sessanta milioni di esemplari tra cani, gatti, piccoli mammiferi, uccelli, pesci e tartarughe.
L’Italia vede da un lato l’invecchiamento della popolazione, dall’altro l’incertezza del futuro dei più giovani: queste due tendenze incidono da un lato alla diminuzione delle nascite, dall’altro sull’aumento degli ingressi in famiglia degli animali.
Infatti non si parla più di proprietari di animali, ma di “parents”, cioè di “genitori”, che, come tali, si prendono cura dei propri amici a quattro zampe come fossero figli, estendendo anche a loro abitudini e stili di vita appartenenti alla famiglia. Martha Stewart, imprenditrice statunitense e maestra del lifestyle americano, insieme a vari esperti ha stilato una lista di trend relativi ai pet che si stanno facendo largo negli USA. Eccone alcuni che interessano anche l’Italia:
- crescita della domanda di cibi più naturali e di alta qualità;
- maggior richiesta di cibo “fresco” in aggiunta al “secco”, cucinato o surgelato;
- più acquisti di prodotti pet-friendly per la pulizia della casa, che siano, cioè, non nocivi per la salute del proprio pet e che siano adeguati alle necessità igienico-sanitarie di chi vive a contatto con un animale;
- aumento delle assicurazioni veterinarie.
I canali di vendita per il Pet Food e il Pet Care
La curva di crescita delle vendite nel settore del Pet Food ha visto un andamento simile a quella del LCC anche in termini di preferenza di canale: flessione per gli ipermercati (dovuta alle limitazioni di movimento imposte durante il lockdown) e crescita dei supermercati e dei negozi di prossimità.
A integrazione di quella della GDO, si è inoltre dimostrata necessaria l’offerta dei negozi specializzati, in quanto tali strutture commercializzano specifici alimenti con particolari fini nutrizionali e farmaci veterinari, destinati principalmente ad animali da compagnia con problemi di salute (cardiopatie, epatopatie, problemi all’apparato urinario, ecc…), oltre a prodotti per l’igiene e antiparassitari specifici per la disinfezione degli animali e dell’ambiente domestico.
Già a partire dalla prima settimana di emergenza, come in altri settori (uno su tutti: il farmaceutico – oltre alla GDO, come osservato in precedenza) e parallelamente alle massicce ondate di acquisti nei negozi fisici, il Largo Consumo Confezionato relativo al pet food e al pet care ha visto un boom delle vendite online, con un incremento intorno al +100% rispetto all’anno precedente già solo nelle prime sei settimane.
Il canale e-commerce è cresciuto sempre di più, soprattutto perché ha permesso di mantenere il distanziamento, di evitare le lunghe code fuori dai negozi e di superare le distanze che durante il primo lockdown non era permesso percorrere, risultando, quindi, la modalità di acquisto più sicura.
Per quanto riguarda gli alimenti per cane e gatto, nel solo mese di marzo dell’anno passato, le vendite online del settore degli operatori generalisti (come Amazon e insegne della GDO) hanno registrato una crescita del 220% rispetto allo stesso mese del 2019, riuscendo a raggiungere in un mese il livello di vendite pari al 25% di quelle complessive del 2019.

Articoli per animali e prodotti per l’igiene
Secondo dati IRI, leader nelle ricerche di mercato e nella gestione di big data, cresce anche il comparto degli accessori per il pet care e per la gestione quotidiana dell’animale, che nel 2020, solo nel canale GDO, ha visto un incremento a valore del 2,3% e a volume del 6,7% registrando un valore complessivo pari a 72,8 milioni di euro.
Oltre al cibo, gli articoli per animali più venduti sono stati: prodotti per l’igiene (tappetini, assorbenti igienici, salviette, shampoo, spazzole, deodoranti e altri prodotti di bellezza), giochi, guinzagli, cucce, ciotole, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia.
Il segmento dei prodotti per l’igiene, in particolare, si conferma il più rilevante, con una crescita del 14,7% rispetto all’anno precedente e un valore di poco inferiore ai 33 milioni di euro. Significativo anche il comparto dei giochi per animali, che rappresenta un giro d’affari complessivo di circa 6 milioni di euro (+1,7% rispetto al 2019).
Rilevate separatamente le lettiere per gatto, che nel 2020 hanno visto una crescita a valore del 3,1% rispetto all’anno precedente, con vendite pari ad oltre 76 milioni di euro solo nel canale GDO.