
Quali sono le differenze tra e-mail marketing automation e marketing automation? Blendee te lo spiega in pochi semplici passaggi.
Il termine marketing automation nasce tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del 2000 per indicare una naturale evoluzione di molte piattaforme di CRM. L’innovazione principale consisteva, in quegli anni, nella capacità di eseguire task ripetitivi come l’invio di messaggi via sms e email, in maniera automatica e sulla base dei dati a disposizione (parliamo di tempi in cui ancora non esistevano internet in mobilità e social network).
Marketing Automation vs Email Marketing Automation
Sebbene i due termini email marketing automation e marketing automation per buona parte del mercato si equivalgano, è opportuno e debito fare una distinzione.
Oggi per marketing automation andrebbero intese tutte le forme di automazione, che incidono sulla experience dell’utente, tenendo conto di tutti i canali a disposizione: dal mobile ai social, dal sito web a whatsapp.
L’email marketing automation, invece, riguarda soltanto l’invio dell’email.
Per capire meglio la differenza vediamo come funziona una piattaforma di email marketing automation: tipicamente l’email marketing automation si basa sulla concatenazione di messaggi automatici. Queste sequenze di e-mail vengono impostate in un workflow. Si tratta di un diagramma di flusso di impostazione causa e effetto, con percorsi alternativi sulla base dell’apertura e dei click su una email. Va da sé che se l’utente non apre le comunicazioni, l’azienda si ritrova priva di mezzi alternativi, non avendo altri canali per contattarlo.
Email marketing automation: le limitazioni
Sebbene sia uno strumento potente, non può risolvere tutte le esigenze di un marketer moderno per molti motivi. In particolare, non può e non deve lavorare sulla concatenazione, ma sulla simultaneità.
Ecco perché:
Per il consumatore omnichannel un solo canale non basta
I journey sono molto complessi e toccano tanti touchpoint nell’arco anche di poche ore. L’apertura di una email può avvenire anche molto tempo dopo l’invio. I tempi di attesa tra un open e un click, per determinare l’azione successiva, rischiano di far perdere delle opportunità. Bisogna intervenire subito. Se l’utente naviga i social e poi solo successivamente controlla la posta, possiamo forse non intercettarlo? Le logiche secondo cui funziona l’email marketing non simulano il comportamento reale di un utente online.
L’email è un canale troppo affollato
Troppo utilizzata e spesso con scarso livello di attenzione, non è certamente sufficiente a sé stessa. Esistono segmenti di utenti perfettamente “insensibili” all’email. Per questo la marketing automation deve essere ovunque, dalle ads sui social alle app, fino alle interazioni possibili all’interno di negozi fisici.
Niente marketing predittivo
L’email marketing automation non prende decisioni come le piattaforme di marketing predittivo. Semplicemente si basa sulla verifica di alcune condizioni – elementari e povere di contenuto come open click – e agisce di conseguenza. Pertanto non sfrutta il potenziale degli algoritmi che possono intervenire in real time considerando anche il comportamento di utenti simili, apprendendo anche eventualmente dalla “non azione” degli utenti e sfruttando al meglio tutte le informazioni che gli essi ci lasciano in qualunque tempo e modo interagiscano con noi.
Lavora solo su utenti registati
L’email marketing non lavora sugli utenti anonimi, quelli che navigano il sito, ma non si sono ancora registrati sia per questioni tecniche, sia per evidenti questioni legali. Anche su questi target è possibile automatizzare dei messaggi onsite e personalizzando il sito web in tempo reale, per esempio con pop up e behavioral messages.
La segmentazione solo sul database
Quindi la segmentazione si basa solo su informazioni statiche. L’esperienza comincia solo dopo che sono “i fatti sono già accaduti”, mentre una piattaforma di automation dovrebbe tenere conto del variare delle circostanze (acquisti, abbandoni, click su piattaforme proprietarie e di terze parti ecc.).
Le potenzialità della Marketing Automation
Ecco, invece, le caratteristiche di una piattaforma di marketing automation come Blendee:
Agisce su tutti i canali
Blendee è nativamente omnichannel. Il suo cruscotto “Experience Manager” consente di articolare un’interazione ricca e complessa tenendo conto di tutti i canali a vostra disposizione.
Personalizza il contenuto in real time
Le comunicazioni via email inviate da Blendee possono modificare il loro contenuto al momento dell’apertura e dunque tenendo conto di tutte le interazioni precedenti avvenute a livello di experience manager. In questo modo i messaggi saranno sempre i più rilevanti per l’utente.
Interrompe un workflow se cambiano le circostanze.
Con Blendee a guidare sono i comportamenti degli utenti stessi e non la concatenazione tipica dell’email marketing. Un’esperienza può interrompersi o modificarsi in qualunque momento in base agli esiti registrati in real time e al passaggio di un utente da un segmento a un altro.
Segmentazione Dinamica
Ha una segmentazione dinamica che agisce sul ciclo di vita del cliente non soltanto sulla profilazione statica.
Questo significa che un utente può entrare e uscire da un’esperienza in maniera fluida, mentre naviga un sito o visita un negozio. Se acquista qualcosa o è interessato a un certo prodotto, Blendee lo scopre subito, non attende il click su una email.
La marketing automation quindi è molto di più di un workflow di email marketing. Vuoi vederlo con i tuoi occhi? Richiedi una demo!