In questo post abbiamo selezionato per voi alcuni dei migliori report pubblicati tra il 2016 e il 2017 riguardanti il temi dell’omnicanalità intesa come incontro tra touch point digitale e punti di vendita fisici.
Si tratta di 5 statistiche, per altrettanti insight, sull’evoluzione del total retail, per avere una visione di come si stia muovendo il mercato italiano e internazionale sia dal punto di vista dei merchant, sia dal punto di vista dei consumatori.
#1 I retailer oltreoceano puntano sul riconoscimento del cliente
Secondo un’indagine condotta da BRP Consulting su panel di top retailer del nord america – dedicata alle strategie di customer engagement – il 70% considera la personalizzazione dell’esperienza tra le priorità principali per il 2017, dove il riconoscimento dell’utente è il punto di partenza per raggiungere l’obiettivo.Il riconoscimento dell’utente secondo i retailer americani è il nodo centrale per la consegna di messaggi in real time, raccomendation personalizzate, visibilità sullo stock, referenze legate a programmi di loyalty e rewarding. In particolare, le tecnologie mobile sono la soluzione ideale per intervenire prima del checkout o in alcuni casi fuori dal negozio per influenzare le decisioni di acquisto o per assistere il cliente. Fonte: https://brpconsulting.com/2017-brp-special-report-mobile/
# 2 I clienti si attendono personalizzazione anche sul punto vendita
La necessità di riconoscere l’utente e personalizzare è confermata anche dalla ricerca Total Retail 2016 di PWC che intervista 23.000 consumatori online in 25 Paesi, per un punto di vista sulle attese del mercato. In Italia sono stati intervistati oltre 1000 consumatori su tematiche che variano dal mobile shopping all’influenza dei social media. In questa chart sono elencate le principali preferenze dei consumatori in merito ai servizi attesi all’interno di un negozio. Va da sé che la personalizzazione resta il tema più rilevante e la capacità di intervenire in real time mette nuovamente in luce la necessità da parte dei retailer di adeguare la propria gestione univoca dei dati online e offline.
Fonte: http://www.pwc.com/it/it/publications/total-retail-2016.html
#3 I commessi dovrebbero dotarsi di tabletCustomer Desires Vs. Retailer Capabilities:
Minding The OmniChannel Commerce Gap commissionata da Accenture e Hybris da Forrester Consulting mette in luce un panorama omnichannel dove le aspettative dei consumatori vengono confrontate con le effettive capacità dei retailer di assecondarle con interviste rivolte a entrambi sugli stessi temi. Nella chart qui di seguito – risultato di un’intervista a un campione di 1500 utenti – si mette in luce l’opportunità, da parte dei retailer, di costruire esperienze di shopping sul punto di vendita fisico, basate su device a disposizione dei venditori.
Fonte:https://www.accenture.com/us-en/insight-customer-capabilities-omni-channel-commerce-gap
#4 E’ fondamentale migliorare l’esperienza mobile La piramide dei bisogni del mobile è un report di Comscore, che ha l’obiettivo di esaminare i principali comportamenti degli utenti da mobile, identificando i gap potenziali tra l’uso effettivo e l’impatto reale sull’ecommerce. Il report prende in esame nove mercati (Brasile, Canada, Cina, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Spagna e USA) utilizzando i dati interni all’azienda. L’aspetto interessante è che, analizzando tutti i bisogni della piramide di Maslow, emerge come il mobile sia già uno strumento chiave per risolvere esigenze base, per esempio acquistare prodotti di primaria necessità come l’abbigliamento o gli alimentari. Tuttavia, c’è ancora un gap importante tra gli utenti che utilizzano uno smartphone e l’effettivo riscontro sugli acquisti online.Questo differenziale è stimato in un 49% di consumatori che potrebbero diventare acquirenti da m-commerce. Quattro delle cinque ragioni più citate da loro stessi sono legate a semplici difficoltà di navigazione.Fonte:https://www.comscore.com/ita/Public-Relations/Presentazioni-e-Whitepaper/2017/La-Piramide-dei-bisogni-del-Mobile
#5 La visita al sito web va curata prima e durante l’acquisto in storeNet Retail è il report trimestrale di Human Highway. In questa chart del 1Q del 2017 si analizza il tipo di consultazione che viene fatta su touchpoint digitali per tipologia di prodotto. La ricerca si riferisce esclusivamente al mercato italiano, ma è interessante per avere un colpo d’occhio sull’incidenza che il canale online ha su entrambe le fasi prima e durante l’acquisto in store per tipologia di prodotti.
Fonte: https://www.humanhighway.it/page/prodotti/netretail.html
E tu? Hai già una strategia, per cavalcare questi trend?
Contattaci, sarà un piacere discuterne insieme.