Nell’ultimo articolo del nostro blog abbiamo analizzato il ruolo fondamentale che strumenti di marketing automation evoluti possono nella strategia di aziende che operano nel largo consumo.In questo articolo analizzeremo nel dettaglio l’importanza di riuscire a raccogliere e aggregare i dati dei nostri consumatori nonché i vantaggi che questo ci può portare in termini di efficacia e ottimizzazione dei nostri investimenti di marketing.
Raccolta dei dati
In un ambito come quello del largo consumo ci possono essere svariate modalità con cui raccogliere i dati dei propri consumatori, vediamo insieme alcuni di quelli che vengono normalmente utilizzati dalle aziende:
- Raccolte punti
- Loyalty Programs
- Concorsi a premi
- Instant Win
- Portali di contenuti
- Operazioni di comarketing
- Sondaggi e ricerche di mercato
E’ sempre importante considerare che, per ottenere informazioni dai nostri consumatori è fondamentale riuscire a offrire un controvalore che per il consumatore valga a sufficienza dal convincerlo a condividere con noi queste informazioni. Nello studiare la composizione del questionario cerchiamo quindi di raccogliere, senza eccedere nel numero, informazioni non soltanto anagrafiche ma anche relative ad esempio a: gusti, abitudini d’acquisto, stili di vita, frequenze d’acquisto etc.Per quanto nel corso del tempo la raccolta di questi dati si sia digitalizzata, spesso l’aggregazione di questi dati avviene in silos separati, magari gestiti da entità differenti. Nell’era dei Big Data è però più che mai utile e necessario riuscire a costituire un unico sistema aziendale in grado di raccogliere questi dati sia provenienti da differenti fonti, siano esse online o offline. E’ quindi fondamentale dotarsi di strumenti che siano in grado di raccogliere e normalizzare in modo molto agile questa grande mole di dati.
Analisi dei dati
Una volta raccolti questi dati è fondamentale riuscire ad analizzarli e trarne degli insight azionabili che ci permettano di migliorare i nostri risultati. Questi dati potranno infatti essere usufruiti sia dal trade marketing, al fine di elaborare azioni di ingaggio dei consumatori sempre più efficaci, sia dal marketing strategico, al fine di apprendere meglio le caratteristiche del proprio target di riferimento.L’obiettivo iniziale è anzitutto giungere ad una Single Customer View che aggreghi tutti i dati del singolo consumatore ma, per poi rendere effettivamente azionabili queste informazioni, è fondamentale dotarsi di un sistema che dinamicamente aggreghi e analizzi questi dati in tempo reale.Considerato l’elevato numero di dati coinvolti, nonché le differenti tipologie di dati, occorre dotarsi di moderni sistemi di Big Data che lavorino con algoritmi di intelligenza artificiale al fine di comprendere quali siano i tratti comuni dei nostri consumatori, riuscendo quindi a quantificare in modo preciso, ad esempio, quali siano i target effettivamente rilevanti dei nostri clienti e come questi si muoveranno nel tempo.Per approfondire queste tematiche legate all’importanza della segmentazione per la marketing automation, vi consigliamo la lettura di questo articolo.
Utilizzare i dati
Una volta raccolti e analizzati i dati è fondamentale riuscire a renderli azionabili in modo automatizzato.Le azioni che si possono intraprendere dipendono ovviamente dai canali che abbiamo effettivamente a disposizione.A titolo puramente esemplificativo vi diamo tre esempi di ciò che è possibile fare:
- personalizzare l’esperienza di navigazione di questi consumatori con le vostre properties digitali
- personalizzare e automatizzare le comunicazioni attraverso diversi canali (email, sms, social etc.) così da ingaggiare nel modo ideale i vostri clienti. Soprattutto nel caso si debbano gestire diversi brand e categorie di prodotto questo è fondamentale per mantenere alto il livello di engagement dei consumatori dando solo comunicazioni rilevanti.
- condividere questi segmenti con piattaforme esterne quali Facebook, Google Ad Words ed eventuali DMP.Questo vi permette di riconoscere i vostri utenti e ingaggiandoli in modo corretto e aumentando quindi moltissimo il ROI delle vostre campagne ADV.
A titolo di esempio immaginate di poter mandare automaticamente sui social un messaggio di consolazione a tutti i consumatori che, partecipando ad un vostro concorso, non hanno vinto nulla…cogliendo l’occasione per invitarli ad un programma fedeltà, “premiando la loro sfortuna” con alcuni punti omaggio. Azioni di questo tipo, proprio perché inaspettate, contribuiscono a rafforzare il legame con il brand.