Con il termine “Batch Processing“, spesso tradotta nella dicitura “Elaborazione in Batch”, in informatica, si definisce un processo di elaborazione di un set di dati (transazioni) in un gruppo o batch.
Nel “Batch Processing” non è richiesta alcuna interazione da parte dell’utente una volta che l’elaborazione stessa viene avviata.
Questo fattore differenzia questo tipo di elaborazione, dall’elaborazione delle transazioni singole che invece richiedono l’interazione da parte dell’utente.
Il batch processing, sebbene sia ampliamente utilizzato anche oggi, riguarda per lo più sistemi più datati e calcolatori più vecchi.
La sua origine, infatti, risale al periodo della programmazione a schede perforate, quando, i programmatori non avendo diretto accesso ai calcolatori, creavano i programmi offline.
Oggi, tale processo è soprattutto utilizzato in alcuni processi per ridurre ed ottimizzare l’intervento umano. I sistemi batch, infatti, continuano a presentare indubbi vantaggi, quali:
- ottimizzazione dello sfruttamento dei computer, in particolare di mainframe e supercomputer
- ammortizzazione dei costi di realizzazione e gestione di un programma.
Il batch processing consente infatti agli amministratore di pianificare i tempi di utilizzo delle risorse informatiche, garantendone così il massimo sfruttamento e la minima riduzione dei tempi morti.
Un sistema di batch infine è meno ridondante rispetto ai sistemi più tradizionali in quanto mantiene attivo lo stesso programma fino a che i dati non sono stati interamente processati.